Quando inizia il nuovo anno, distratte dagli impegni delle festività, non sempre celebriamo consapevolmente la fine e l'inizio di questo ciclo, definito nel nostro calendario. Per la natura è un momento di rallentamento ma anche di un lavorio non visibile, per noi come uman@.
Le tradizioni ci insegnano che l'anno che si chiude ci invita a ricapitolare le esperienze vissute, a raccogliere il bene e il male che ci hanno portato e prenderne atto.
Ci invitano a perdonarci e perdonare, ad entrare nello spazio del non giudizio per noi e per le altre, a creare una nuova armonia in noi e intorno a noi.
Ci invitano anche a mettere energia nei nuovi intenti, quali sogni per i mesi a venire?
Possiamo guardare a questi inviti come una richiesta al ri-allinearci con gli elementi in noi e intorno a noi, a tenere in equilibrio la nostra energia, non sprecarla, ma gestirla facendo tesoro della sua preziosità, in modo nostro, originale e unico.